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“Seminare, raccogliere e distribuire non solo chicchi di caffé, ma di giustizia, dignità, uguaglianza e autonomia.”
Il caffé, secondo prodotto dopo il petrolio negli scambi internazionali ed una delle più importanti risorse per i paesi del Sud del mondo, potrebbe essere una delle principali ricchezze per i piccoli produttori che lo coltivano. Così non è. La liberalizzazione dei prezzi, a partire dal 1989, ha significato per i piccoli produttori il disastro economico: si vende ad un prezzo dignitoso un anno, per poi vedere calare il prezzo vertiginosamente l’anno seguente. Per sopravvivere occorre organizzarsi in cooperative cercando canali di mercato alternativi per vendere i propri prodotti. |