Una linea completa di prodotti con tensioattivi derivati da materie prime "locali", utilizzando oli vegetali italiani e limitando l'uso dell'olio di cocco o di palma.
Ingredienti a Km 0
Materie prime italiane, reperibili facilmente, a breve distanza, la cui coltivazione, lavorazione e trasporto hanno un basso impatto ambientale. Le materie prime vegetali sono state selezionate in modo da non intaccare le produzioni destinate al consumo alimentare.
Formule concentrate ed economiche
Nuove formule particolarmente concentrate, il cui dosaggio è più basso rispetto agli altri detergenti Officina naturae. Il costo di ogni singolo lavaggio, grazie alle dosi ridotte, è competitivo anche nei confronti degli equivalenti prodotti convenzionali.
Meno imballaggi
Non ci siamo però fermati solo al detergente: abbiamo studiato un imballaggio ecosostenibile in termini di peso, materiale e ciclo di vita. E' stato quindi prodotto, in totale autonomia, un flacone in ecodesign, cioè pensato e disegnato "ecologicamente", in modo che avesse il migliore rapporto tra dimensioni, volume occupato e quantità di prodotto contenuta.
Il flacone è stato realizzato utilizzando anche plastica riciclata post consumo.
Certificazioni e test
Tutti i prodotti sono certificati Eco Bio/Eco Detergenza ICEA, quindi garantiscono un basso impatto ambientale e un'efficacia paragonabile a un prodotto convenzionale. I prodotti che vengono a contatto con la pelle sono dermatologicamente testati e sono nickel tested.
L'olio di cocco, prima di diventare una materia prima adatta ad essere utilizzata nella formulazione di un detersivo o cosmetico, deve subire una serie di trasformazioni:
raccolta delle noci in paesi lontani,
lavorazione ed estrazione dell'olio,
confezionamento e stoccaggio,
trasporto per decine di migliaia di chilometri,
trasformazione in materia prima adatta all'uso in un detergente o cosmetico.
Stesso percorso e stesso impatto ambientale anche per un olio di cocco da commercio equo solidale e/o biologico.
Ci siamo quindi posti, come sempre, una serie di domande.
Quanto di questo olio si può in effetti considerare ancora olio vegetale quando arriva in Europa per la sua trasformazione?
Quanto petrolio si è consumato per produrre una singola molecola di origine vegetale, in tutti i diversi passaggi della sua lavorazione, trasformazione o del suo lunghissimo viaggio?
Come già detto, il percorso non cambia nel caso si tratti di olio da commercio equo solidale e/o biologico perchè, a parte una maggior attenzione alla provenienza o nelle prime fasi di lavorazione, i trasporti e i passaggi industriali che subisce sono i medesimi.
Avendo avviato da tempo la produzione della linea di detergenza per la casa Aequa, realizzata con olio di cocco da commercio equo solidale, ci siamo però posti la domanda se limitare l'utilizzo di questo olio potesse poi creare problemi a realtà di paesi in via di sviluppo.
La nostra riflessione è stata questa: possiamo comunque acquistare prodotti del commercio equo solidale che sicuramente non sono reperibili in Italia, come caffè, cacao, spezie o artigianato tipico e quindi sostenere progetti e realtà locali.
E' per noi poco sostenibile utilizzare oli esotici quando per trasformarli dobbiamo consumare ingenti quantità di petrolio, la cui estrazione e trasformazione spesso crea notevoli danni ambientali e sociali proprio nei paesi che vogliamo aiutare.
A seguito di queste considerazioni, condivise con persone che operano da anni nell'equo solidale, abbiamo avviato un lungo percorso di studi e ricerche su fonti italiane di oli vegetali, che permettessero di ottenere tensioattivi non etossilati.
E' così nata Solara, la prima linea di detergenza ecologica di Officina naturae con materie prime italiane a km0.